Mercato immobiliare a Piacenza e in Italia: molto positivo il I° trimestre 2021

I° trimestre 2021

Se è vero che il 2020 ci ha lasciato in eredità numeri non particolarmente significativi, dovuti ovviamente alla particolare situazione affrontata; è anche vero che tra la fine dell'anno e l'inizio del successivo, il mercato immobiliare italiano ha dimostrato una volta di più il suo ottimo stato di salute. Sia a livello nazionale, che in Emilia Romagna e a Piacenza in particolare, anche il I° trimestre 2021, infatti, si è chiuso con percentuali di crescita importanti, sia nel confronto con l'anno passato, che con quello precedente.

La pandemia di Covid-19 e in particolare il lockdown nazionali possono ormai essere catalogate come battute d'arresto dovute a cause di forza maggiore. I numeri, infatti, restituiscono un'immagine solida del mercato immobiliare, capace di chiudere il 2020 sì in calo, ma con un andamento fortemente positivo nella seconda parte dell'anno; confermato anche, come anticipato, nel I° trimestre 2021, sia per quanto riguarda il comparto residenziale, che non abitativo.

I numeri che mi appresto ad esporre sono quelli pubblicati dall'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare, facente capo all'Agenzia delle Entrate, che ci aiuteranno a comprendere la portata di quanto detto. Essendo il periodo tra gennaio e marzo 2020 per nulla significativo a livello numerico, ho deciso di accostare al nuovo anno, anche i dati del 2019.

I° trimestre 2021 residenziale, in Italia.

Nell'anno della riapertura, se così vogliamo chiamarlo, il mercato immobiliare italiano non si è fatto attendere. Il residenziale, infatti, chiude il primo trimestre 2021 con una crescita, rispetto al 2020, del 38,6% nel numero di compravendite portate a termine: dato certamente atteso, considerato il marzo dell'anno scorso di chiusura totale. Ciò che però sorprende, però, è il +17,1% registrato nel confronto del medesimo periodo del 2019: valore inaspettato e non previsto neanche dai più ottimisti operatori di mercato.

Situazione analoga, inoltre, si è verificata nel comparto non residenziale, sempre considerando il solo periodo gennaio-marzo 2021, che presenta valori molto simili:

  • Il settore terziario-commerciale chiude addirittura con un +51,3% sul 2020 e un + 26,4% sul 2019;

  • Quello produttivo registra un +43,6% sullo scorso anno e un +10,8 su quello precedente;

  • Il settore produttivo agricolo raccoglie un + 53,2% sul 2020 e un +14,6% sul 2019;

  • Il comparto che l'OMI definisce con “altra destinazione”, infine, ovvero tutte quelle tipologie di immobili non catalogabili nelle precedenti tre categorie, ha visto aumentare del +49,8% il numero di transazioni completate rispetto al 2020 e del +25,4% rispetto al 2019.

Non penso sia necessario commentare oltre la positività della situazione dell'immobiliare italiano, che mi pare decisamente evidente.

Mi sento però di fare un plauso, in particolare, agli operatori di mercato, che nonostante la complessa situazione che hanno dovuto affrontare, hanno saputo reagire, rivoluzionando il loro modo di interpretare il mestiere e di gestire le trattative, sapendo inoltre mettere in campo strategie e soluzioni innovative, tecnologiche e moderne, per tamponare le perdite e, anzi, rilanciare l'intero settore, rendendolo più forte ed energico di prima.

I° trimestre 2021

I° trimestre 2021 residenziale, in Emilia Romagna.

Sul fronte regionale, l'Emilia Romagna si conferma come una delle attrici fondamentali del settore italiano: il numero di transazioni normalizzate, per quanto riguarda il comparto residenziale, infatti, risulta essere fondamentale nel computo nazionale, concorrendo per oltre il 9% sul totale italiano.

Il primo trimestre residenziale, inoltre, ha fatto registrare notevoli tassi di crescita, a livello percentuale. Nel periodo gennaio-marzo 2021, infatti, sono state effettuate oltre 14.800 transazioni, per un aumento che si assesta intorno al +37,8% sul 2020 e del +22,6% sul 2019.

Risulta quindi indubbio come l'Emilia Romagna abbia assorbito con relativa facilità il colpo assestato dalla pandemia di Coronavirus; ed anzi, ha ripreso con passo spedito la marcia, bruscamente interrotta a marzo 2020, verso il proprio obiettivo, ossia ritornare ai livelli precedenti la grande crisi immobiliare di oltre un decennio fa. Questi risultati, dovessero essere confermati anche nei prossimi trimestri, sarebbero comunque un segnale fortissimo della salute e della dinamicità di un mercato in continua evoluzione.

I° trimestre 2021

I° trimestre 2021 residenziale, a Piacenza.

Circoscrivendo il campo d'analisi alla sola provincia di Piacenza, ritroveremo più che altrove la discrepanza di valori rispetto al 2020, già descritta in apertura di articolo. Le percentuali di crescita che descrivono il confronto tra il primo trimestre 2021 e il rispettivo periodo dell'anno passato, raggiungono livelli mai visti nel recente passato e, per quanto come detto poco significativi a livello strettamente numerico, sono l'ennesimo indicatore della forte ripresa e accelerata del mercato in risposta ad oggettive difficoltà che l'hanno modificato profondamente.

Entrando nel dettaglio dei numeri, Piacenza intesa come l'intera provincia, nel primo trimestre del 2021 fa registrare un sorprendente +80,5% nel numero di immobili residenziali compravenduti, rispetto al medesimo periodo 2020; sul 2019, la crescita si aggira intorno al 37,8%.

A questa crescita concorrono i positivi risultati raggiunti dal solo comune capoluogo, +56% sul 2020 e +12,9% sul 2019; ma soprattutto una provincia in estrema ascesa, che chiude il trimestre facendo segnare un +96,5% sul 2020 e un +55,7%. E quest'ultima tendenza è la riprova di come sia cambiata la domanda dei piacentini e degli investitori non locali, di cui ho già parlato in questo articolo intitolato: “Piacenza, immobiliare 2020: nel secondo semestre ripresa record del mercato”.